FAQ
Domande frequenti
Cos’è lo zen?
Lo Zen è una scuola del Buddismo Mahayana. Il cuore dello Zen è lo zazen (meditazione seduta), un modo di osservare direttamente la mente. Se praticato con impegno, lo zazen può aprirci alla nostra vera natura. Lo Zen non si basa su una particolare sutra o dottrina, ma pone piuttosto l’accento sull’esperienza diretta dell’insegnamento del Buddha e del proprio risveglio.
Da dove viene lo zazen?
Zazen è allo stesso tempo un metodo utilizzato per realizzare il nostro vero sé e il naturale dispiegarsi di questo vero sé in ogni momento. Zazen è sia qualcosa che si “fa” sia qualcosa che si “è”. Zazen significa letteralmente “meditazione seduta” in giapponese, ed è il nucleo della pratica zen. È essenziale che la mente stabilizzata e unificata della consapevolezza, sviluppata nello zazen, sia estesa a tutte le attività quotidiane. Lo studente inizia imparando a stare seduto in una posizione eretta, stabile e confortevole, preferibilmente su cuscini posti sul pavimento, ma anche su una sedia se necessario. Le prime pratiche insegnate prevedono la consapevolezza del respiro, un metodo comune a molte scuole di buddismo.
Se sono cristiano devo rinunciare alla mia fede per praticare lo zazen?
No, non devi. La meditazione zen dovrebbe aiutare a pregare e venerare in modo più efficace. In Europa molti monaci e monache cristiani praticano, e addirittura insegnano, lo zazen. Poiché lo zazen ci permette di sperimentare direttamente ciò da cui scaturisce l’autentica religione, non deve entrare in conflitto con altre fedi.
Lo Zen è una religione?
Sì e no. Sì, perché è necessaria la fede, la fede nella nostra saggezza e compassione innate. No, perché non richiede di seguire un particolare sistema di credenze. Piuttosto, lo zen mostra un percorso che può portarci oltre i concetti fissi.
Dovrei esssere vegetariano per praticare lo zen ?
No. Per rispettare il precetto di non uccidere, tradizionalmente nei templi zen non vengono serviti cibi a base di carne e il Centro Zen di Roma non serve carne e pesce, ma non è necessario diventare vegani o vegetariani per intraprendere la pratica Zen.
Se nel Buddismo non esiste il concetto di Dio, perché ci sono figure e altari al Centro?
Le figure di Buddha e dei Bodhisattva ben fatte incarnano in modo vivido e concreto gli aspetti della mente illuminata. Quando ci inchiniamo davanti a una figura non è una forma di culto, ma piuttosto un’affermazione della nostra natura essenziale. Abbassando il corpo, con cui ci identifichiamo abitualmente, riconosciamo una realtà più grande del nostro piccolo io e ci ricordiamo lo scopo e il significato della pratica zen.
Perché Manjusri ha una spada?
La figura sull’altare durante i sesshin dell’Auckland Zen Center è Manjusri, il bodhisattva della saggezza, tradizionalmente raffigurato seduto su un leone, con un libro di sutra in una mano e una spada nell’altra. Il sutra rappresenta la prajña (saggezza trascendente), la spada il potere di tagliare le illusioni dello zazen. Anche se la pratica dello zen porta certamente a una pace profonda, sarebbe fuorviante descriverla come una semplice quiescenza. Mentre la tranquillità è essenziale, è necessaria anche una vigilanza attiva e dinamica, simile a quella di un esperto spadaccino.
Nel Centro Zen di Roma si usano i koan?
Alcuni studenti del Centro usano i koan. I koan sono storie di insegnamento, che esprimono domande spirituali fondamentali in una forma concisa che può essere ripresa nella meditazione. Poiché non possono essere risolti dall’intelletto discorsivo, costringono lo studente a saltare oltre, aprendolo a una consapevolezza più profonda. I koan sono potenti e richiedono la guida di un insegnante qualificato, che possa consigliare e mettere alla prova lo studente lungo il percorso. I koan vengono assegnati agli studenti che hanno un’affinità con essi. Al Centro si pratica anche lo shikantaza o “stare semplicemente seduti”.
Cosa dice il Buddhismo Zen sul matrimonio tra persone dello stesso sesso?
È impossibile parlare a nome di tutto il Buddhismo Zen, ma Amala Roshi sostiene e incoraggia le coppie dello stesso sesso a esprimere il loro impegno e il loro amore reciproco attraverso il matrimonio, se lo desiderano. Uno dei precetti buddisti parla di non impegnarsi in relazioni sessuali dannose, ma di essere fedeli e responsabili nell’esprimere la propria sessualità. Questo vale per tutti gli adulti, indipendentemente dal loro orientamento sessuale.
Cos’è un sesshin?
Il Sesshin è un ritiro di meditazione intensivo che dura da due a sette giorni, in cui i partecipanti seguono un programma disciplinato di sedute, canti, lavoro, discorsi dell’insegnante (Teismo), dokusan (colloquio privato) e pasti di gruppo. I Sesshin sono condotti in isolamento e silenzio e sono un modo potente per approfondire la propria pratica. I Sesshin guidati da Amala Roshi si tengono regolarmente ad Auckland e negli Stati Uniti. Per ulteriori informazioni, consultare la pagina dei sesshin.
Che cos’è l’Auckland Zen Center? Qual è il rapporto tra l’AZC e il Roma Zen Center?
L’Auckland Zen Center fa parte del Cloud-Water Sangha. È stato fondato nel 2004 da due studenti di Roshi Bodhin Kjolhede, Roshi Amala Wrightson, insegnante di Zen e sacerdote dell’Ordine dei Tre Gioielli, e suo marito Sensei Richard von Sturmer, membro laico dell’Ordine.
Il Roma Zen Center è un centro affiliato all’Auckalnd Zen Center, fa anch’esso parte del Could-Water Sangha. È stato fondato nel 2024 da Amala Roshi, Sensei Richard Von Sturmer e Paolo Andrizzi, membro laico dell’ordine dei Tre Gioielli. Amala Roshi è la guida spirituale del RZC.
Che cos’è il Rochester Zen Center? Qual è il rapporto tra l’AZC e il RZC?
Il Rochester Zen Center è stato fondato nel 1966 dal defunto Roshi Philip Kapleau ed è uno dei più antichi templi di formazione Zen degli Stati Uniti. Il Centro Zen di Auckland è un centro gemello indipendente del Centro Zen di Rochester, all’interno del Sangha Cloud-Water.
Da quanti anni esiste il Roma Zen Center?
Il RZC ha aperto ufficialmente i battenti nel gennaio 2024 ed è in fase di richiesta di registrazione presso l’Unione Buddhista Italiana e l’European Buddhist Association.
Come si sostiene il Centro Zen di Roma?
Il RZC si basa completamente sulle donazioni per coprire le proprie spese. Il principio di dana, o donazione, è centrale nel Buddhismo e nella pratica del Roma Zen Center. Chiunque cerchi il Dharma sarà il benvenuto e tutte le donazioni, grandi o piccole, saranno ricevute con gratitudine. Il Centro si basa su donazioni e ore di volontariato per pagare le spese di manutenzione dell’edificio, arredare lo zendo, gestire l’ufficio, coprire i costi del personale e offrire laboratori, sedute e altri programmi.
Qual è il significato dei termini sanscriti e giapponesi utilizzati nel Centro Zen di Roma?
Ecco alcuni dei termini più comuni utilizzati su questo sito web e presso il Centro. Per un elenco più completo, consultare il nostro “Glossario”.
Dokusan
Un’interazione privata, di solito breve, tra insegnante e studente, che ha luogo durante lo zazen formale. Lo studente può porre domande sulla pratica della meditazione, presentare la propria comprensione o chiedere informazioni su un aspetto della pratica nella vita quotidiana.
Il Daisan è un insegnamento individuale da parte di uno studente anziano.
Dharma
Termine buddhista fondamentale che ha diversi significati, il più ampio dei quali è:
- Fenomeno. Tutti i fenomeni sono soggetti alla legge di causalità e questa verità fondamentale costituisce il nucleo dell’insegnamento del Buddha.
Quindi Dharma significa anche: 2. la legge dell’universo; 3. la verità ultima; 4. l’insegnamento del Buddha; 5. le dottrine del Buddismo. È il secondo dei Tre Gioielli.
Discorso sul Dharma
Discorso su un aspetto dell’insegnamento dal punto di vista dello Zen, tenuto da uno studente senior.
L’Ottuplice Nobile Sentiero
Nel suo primo discorso il Buddha ha esposto otto aspetti del sentiero della liberazione, solitamente tradotti come segue: giusta visione, giusto pensiero, giusta parola, giusta azione, giusta vita, giusto sforzo, giusta consapevolezza, giusta concentrazione. “Giusto”, tuttavia, non è la traduzione migliore del termine originale sanscrito samyak, il cui significato è più vicino a “completo”.
Koan
Letteralmente “caso pubblico”. I koan sono di solito brevi storie sui Maestri e sui loro discepoli che vengono utilizzate dallo studente zen come base per un intenso domandare. Poiché i koan non possono essere risolti dall’intelletto discorsivo, costringono lo studente a saltare oltre se stesso. Per questo motivo sono un metodo di pratica molto utile per gli studenti con un forte desiderio di risolvere le questioni esistenziali fondamentali.
Rōshi
Rōshi è un termine onorifico che si traduce approssimativamente come “vecchio maestro”. In inglese, il termine viene spesso anteposto al nome della persona (Rōshi Kapleau, Rōshi Kjolhede), ma il formato tradizionale giapponese prevede che il termine venga apposto alla fine del nome (Yasutani-rōshi, Harada-rōshi).
Samu
Si riferisce al lavoro fisico svolto con consapevolezza come pratica spirituale semplice e pratica. Il samu può includere attività come pulire, cucinare, raccogliere rifiuti, fare giardinaggio o correggere bozze. Il samu è un modo per portare la consapevolezza nella vita quotidiana.
Sangha
Originariamente l’ordine monastico buddhista, ma più in generale la comunità di persone che praticano la Via del Buddha. Il terzo dei Tre Gioielli.
Sensei
Letteralmente “uno che cammina avanti”. Nello Zen, un sensei è una persona che è stata autorizzata a insegnare dal proprio maestro.
Sesshin
Ritiro intensivo di meditazione della durata da due a sette giorni, condotto in silenzio, in cui i partecipanti si impegnano in un programma altamente strutturato di meditazione seduta, canti, teisho, dokusan, lavoro, pasti e riposo. Il sesshin offre un ambiente in cui lo studente può andare più in profondità nella mente di quanto sia normalmente possibile nella vita quotidiana.
Sutra
Scrittura buddista.
Teisho
Discorso di Dharma tenuto da un maestro zen autorizzato.
Zabuton
Tappetino quadrato per la meditazione.
Zafu
Cuscino rotondo per la meditazione.
Zendo
Sala di meditazione.